Croppi-Marino, larghe intese anche a Roma

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Repubblica Romana - C’è da scandalizzarsi se Umberto Croppi, ex assessore di Alemanno, annuncia in una conferenza stampa con Ignazio Marino il suo sostegno al candidato del centrosinistra? No, impossibile scandalizzarsi, in un paese in cui è possibile che Berlusconi divenga il presidente della commissione sulla riforma costituzionale. D’altra parte, Croppi è un personaggio multiuso come un coltellino svizzero. Intanto, nessuno ricorda che abbia fatto qualcosa, da assessore alla cultura di Alemanno, e questo è già un merito: quando il sindaco uscente ebbe l’idea di organizzare una battaglia di Ponte Milvio in costume, Croppi non era già più assessore.

Però di Alemanno aveva curato la comunicazione durante la campagna elettorale contro Rutelli, nel 2008. Allora è un fascista? Sì, no, un po’, non più. Non si sa. Con Rutelli sindaco aveva avuto un incarico, sempre alla comunicazione. Però era stato subito prima un dirigente del Movimento sociale italiano, quello si fascista, e Almirante lo chiamava affettuosamente “un castrista”, perché già allora evidentemente la sua immagine era sfocata, o sdoppiata.

Prima di allora Croppi aveva fondato i Campi Hobbit, campi di allenamento – mentale e soprattutto fisico – della “nuova destra” con inclinazioni nazi-ambientaliste. Infatti, dopo il Msi, Croppi passò alla Rete di Leoluca Orlando (magari era provvisoriamente diventato cattolico) e poi ai Verdi, di cui è stato consigliere regionale nel Lazio.

La sua ultima esperienza politica è quella con “Futuro e libertà” di Fini, partito purtroppo defunto. Così che di Croppi si parlava addirittura come vice di Zingaretti, se l’attuale presidente del Lazio avesse corso per fare il sindaco di Roma. Svanito Zingaretti, Croppi si era candidato in proprio, ma ha rinunciato, denunciando il fatto che Alfio Marchini ha troppi soldi più di lui.

Lo so, vi è venuto un capogiro, a leggere della carriera di Croppi, che fa pure il docente “a contratto” alla Sapienza: è esperto in comunicazione, come avrete intuito. Ma il punto è: cosa è il centrosinistra a Roma? Che candidato è Ignazio Marino? Parrebbe che le “grandi intese”, che hanno fruttato il governo Letta, non siano uno stato di necessità o un incidente di percorso.

E’ che, come in quel gioco della Settimana Enigmistica, si cercano le differenze, tra un politico e l’altro, e non si trovano.

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